Gandhi, noto uomo politico indiano, nel suo libro "Regime e riforma alimentare", afferma: "Per liberarsi da una malattia, occorre sopprimere l’uso del fuoco nella preparazione del pranzo".

Albert Mosséri

Albert Mosséri
"La pratica dell’igienismo così come io la pratico oggi è venuta per gradi; ho dovuto percorrere numerose tappe, in quanto avevo bisogno di cercare il regime adeguato, le buone idee, cosa non facile. E una volta trovate le soluzioni, le tentazioni esterne e interne sono talmente forti che le cose trovate non si possono applicare a primo colpo. Furono necessari anni e anni di lavoro per poter praticare l'igienismo puro...."

A R C H I V I O

Piu' impariamo le leggi della natura che regolano e governano la nostra salute, meno dobbiamo temere il distruttivo attacco della malattia. A. Ehret

Chi è il medico igienista


Il Medico Igienista





Guardando i medici della medicina naturale che hanno operato dalla fine del 19° agli inizi del 20° secolo, si possono trovare molti punti in comune.
Tutti loro hanno creduto nella capacita' di autoguarigione del corpo nella sua interezza, piuttosto che la guarigione da malattie specifiche.
Tutti hanno avuto un rispetto per la natura, e molti di loro, con i loro studi e osservazioni specifiche, hanno portato alla formazione di teorie e pratiche tuttora valide.
L'esperienza personale di malattia e di recupero, spesso hanno portato a pratiche di guarigione naturale.
Hanno spesso imparato gli uni dagli altri o studiato con loro invece di aggiungere teoria su teoria in modo formale.
La maggior parte sono stati perseguitati dall'etablissement medico.
Inoltre  hanno avuto grande successo, portando la buona salute di molte persone.
Il Movimento Igienista nasce in un momento in cui l’opinione pubblica è pervasa da un'ondata di sdegno e proteste contro l'abuso di farmaci e contro i dosaggi “eroici” praticati dai medici ufficiali del tempo; iniziano a diffondersi modelli terapeutici come l'omeopatia, la naturopatia, la fisioterapia e altre metodologie per soddisfare le richieste di cure meno invasive, più “leggere”.
Fra queste nuove discipline, il modello igienista è forse il meno conosciuto: si sviluppa opponendosi inizialmente a qualsiasi tipo di terapia e mettendo in discussione il concetto stesso di cura.

Autori che hanno dato il nome a metodi di digiuno particolarmente noti in Europa:

Isaac Jennings
(Ohio) merita di essere nominato per primo, fra questi igienisti americani. Dopo venti anni di pratica medica tradizionale, nel 1822 si dedicò alla concezione della salute e della malattia, che egli chiamò « ortopatia » e che costituisce uno dei fondamenti teorici del sistema igienista.
Altro pionere fu Sylvester Graham, nato a Boston, nel 1794. Sostenne la necessità di cambiamenti radicali di vita per recuperare la salute. I principi vennero formulati inizialmente come forma di prevenzione al colera, che colpi New York nell’estate del 1832; e si rivelarono efficaci.

Russel Thacker Trali
nato nel Connectitcut nel 1812, medico, diede grande impulso al movimento igienista e fondò a New York una università di Igeoterapia, ufficialmente riconosciuta nel 1857.
Altri importanti medici igienisti furono: Susanna Waydoods, allieva di Trail G.H. Tailor; Robert Walter; E.H. Dewe: autore di importanti studi sul digiuno.

J.H. Tilden (nato nel 1851) fondò l’istituto di sanità Tilden ed è autore di interesanti libri sulla tossiemia. Morì a novanta anni. Nella prima metà del nostro secolo l’igienismo attraversa un periodo di crisi, superata grazie alle enormi energie profuse a favore del movimento da Herbert M Shelton questi (nato nel 1895, Texas) è considerato il maggior rappresentante dell’igienismo nel nostro secolo. Autore di numerosissimi scritti, suoi sette volumi « The Hygienic Sistem» sono una pietra miliare della ricerca igienista. Fondò a Sant’AntoniO, nel Texas una clinica, « La Scuola della Salute », dove sorvegliò circa trentamila digiuni e che è ancora in funzione sotto i suoi successori.Shelton è morto nel 1985 all’età di novanta anni.
In seguito all’opera di Shelton l’igienismo si diffuse con pichiarezza in America e in molti altri paesi.J.C. Thomson lo introduce in Gran Bretagna.

Arnold Ehret
L’ehretismo è lo stile di vita elaborato da Ehret basato sull'adozione di una dieta di frutta, che esclude il consumo di prodotti di origine animale e industriale, o che comunque, produrrebbero quello che lui definiva "muco". Il sistema proposto da Ehret è costituito soprattutto dalla dieta basata su certi tipi di frutta e verdura (cotta o cruda).
Eliminando il "muco" intestinale precedentemente introdotto tramite l'alimentazione onnivora, causa primaria della malattia in quanto impedisce il perfetto assorbimento dei nutrienti, e quindi sarebbe all'origine di numerose "carenze" e deficit, oltre che della "costipazione" dei vari organi interni del corpo umano.  Il sistema di alimentazione ideato dal Prof. Ehret porta al raggiungimento graduale di uno stato ottimale di salute fisica. 

Are Waerland
Questo naturopata scandinavo ha elaborato una forma di digiuno attenuato che ha avuto vasta diffusione in Europa: è basato sull’assunzione di almeno due litri di liquidi al giorno. Al mattino, appena svegli: una tazza di brodo vegetale senza sale, filtrato. Succhi freschi di verdure diluiti con decotto di patate(filtrato) a colazione, pranzo e cena. Il mattino e il pomeriggio tisane nonché acqua fresca a volontà.

Otto Buhinger
Ha  creato cliniche in Germania dove si pratica il digiuno con il suo metodo, come la clinica Buchinger di Uberlingen.
Anche il suo metodo di digiuno è una forma attenuata. Il paziente assume ogni giorno circa 200 calorie suddivise tra un infuso al mattino, un brodo vegetale a pranzo, una tisana con miele il pomeriggio e un succo di frutta la sera. Sono previsti massaggi, idroterapia, attività  psicofisiche.

Rudolf Breuss
Breuss, nato il 1899 a Blundez, in Austria, ha messo punto un digiuno attenuato a base di succhi freschi e tisane come cura indicata in caso di  artrite, artrosi, osteoporosi ecc. e, in modo particolare, in molti casi di cancro. Nelle patologie non cancerose la durata della cura è di tre settimane, di 42 in caso di cancro. Breuss sostiene che il cancro vive solo dei cibi solidi che si introducono con la dieta e che se per 42 giorni si bevono solo succhi e decotti, il tumore muore mentre  l’ammalato è in grado di sopravvivere.
La miscela di succhi è composta di rape rosse, carote, sedano, rafano e patate.
Egli prescrive di prendere al mattino mezza tazza di tisana per i reni( equiseto, ortica, correggiola, iperico), più tardi una o due tazze di decotto caldo di salvia con iperico, menta piperita, e melissa. Nel corso della giornata vengono somministrate piccole quantità di centrifugato fresco, fino a mezzo litro. A mezzogiorno di nuovo mezza tazza di tisana per i reni, da prendere ancora la sera prima di andare a letto.( Tutti i preparati non devono essere zuccherati e la tisana per i reni va presa soltanto per le prime tre settimane)
A questa cura di base Breuss aggiunge prescrizioni specifiche a seconda delle patologie e dei vari tipi di tumore.
 
Ernest Bauer
Digiuno, omeopatia e agopuntura
Dopo la laurea in medicina ha preso presto le distanze dalla medicina ufficiale ed ha approfondito, con la guida di Niboyer, l’agopuntura, di Schmitt l’omeopatia, di Nogier l’auricoloterapia: metodi terapeutici che associa al digiuno,  nel suo centro ad Arosa, in Svizzera.
Utilizzò per la prima volta la digiunoterapia all’inizio degli anni 50 nella cura di un asmatico con scompenso cardiaco ed edema, e fu stimolato a proseguire dagli eccellenti risultati ottenuti.
Fa praticare, a secondo dei casi, digiuni completi o attenuati o diete depurative e valuta l’opportunità di associare il regime alimentare, oltre che alle terapie già dette, ad altre metodiche, ad es. un procedimento per la depurazione del sangue.

Michele Manca e l’Associazione Igienista Italiana
Pur essendo queste ricerche assai interessanti, non possiamo certamente dire che abbiano avuto un seguito, che abbiano contribuito a diffondere la conoscenza del digiuno tra la gente. In realtà, per quanto ne sappiamo sono state pressoché ignorate, e comunque dimenticate,  anche negli ambienti medici e specialistici. Chi si chiede come mai nessuno le abbia riprese  può trovare da sé la risposta considerando che la fiducia del medico, (ricercatore, tecnico, scienziato) ormai è  esclusivamente riposta  nella ricerca di nuovi farmaci e, ancor più, in radicali interventi chirurgici.
Sicuramente tra coloro che maggiormente hanno contribuito alla diffusione della conoscenza del digiuno ci sono sicuramente i seguaci dei principi igienisti, diffusi nel mondo da Shelton. Essi, come già sappiamo, sono anche i più convinti fautori del digiuno, dal momento che lo considerano una misura igienica naturale, valida e sufficiente di per sé, che non abbisogna di nient’altro che del riposo e di essere inserita all’interno di modello di vita in armonia con la natura.
Per quanto riguarda il digiuno, le nostre idee si sono ampiamente ispirate a quelle igieniste: il metodo da noi adottato ha apportato  cambiamenti dettati esclusivamente dall’intento di rendere il digiuno più sicuro e largamente praticabile.
In Italia l’igienismo è stato introdotto da Michele Manca: avendo personalmente ottenuto grandi benefici dopo aver messo in pratica gli insegnamenti Di Shelton, egli decise di dedicarsi completamente alla divulgazione del metodo di Igiene Naturale e fondò a questo scopo nel 1965 l’Associazione Igienista Italiana ed una casa editrice.
Molti tra gli operatori che attualmente utilizzano il digiuno e molti tra coloro  che lo mettono in pratica, ne sono venuti a conoscenza  attraverso i libri o il proselitismo degli aderenti dell’Associazione Igienista.
A partire dal 1985 la diffusione dell’igienismo fu fortemente potenziata dalla nascita della  Società Editrice di Igiene Naturale, di Gildone, Campobasso, fondata e sostenuta con impegno straordinario da Antonio Trimarchi, che in pochi anni pubblicò molte opere fondamentali della letteratura igienista e diffuse una rivista ad ampia tiratura: tutte queste iniziative vennero meno con la prematura scomparsa dell’editore in seguito ad  un incidente automobilistico.
A partire dall’inizio degli anni 90, Michele Manca ha affiancato alla attività di editore e divulgatore, quella di istruttore organizzando seminari di digiuni da lui guidati, secondo i principi igienisti, presso il centro Evviva Dio di Potenza Picena, fondato dall’igienista Lidia Gasparini. 
 
Sara Bringa
Probabilmente è stata la prima in Italia a creare un centro specializzato nella digiunoterapia, nel 1981. Cura con particolare attenzione agli aspetti psichici del digiuno: definisce il suo metodo “biopsicoterapia” ed è convinta che l’efficacia del digiuno sia da correlare al fatto che mette il soggetto in contatto con la parte più profonda del suo essere e, mentre rimuove le tossine, lo libera delle parti isolate e rimosse della personalità.
Quando avviene l’espulsione delle tossine  compaiono dei sintomi fisici, allo stesso modo quando vengono eliminate le negatività psichiche emergono distruttività, rabbia, paura, dolore: si ripristina un’unità profonda non solo tra le varie componenti psichiche ma anche tra soma e psiche.
Il metodo della Bringa, la biopsicoterapia, utilizza insieme il digiuno e la psicoterapia di gruppo: i seminari vengono articolati in un periodo minimo di una settimana, ripetibile.

L’Associazione Scuola della salute
Fu fondata nell’84,  venuta a conoscenza dei  metodi dell’Igiene naturale attraverso l’igienista e maestro di yoga Emanuele Di Mauro, che in seguito ha sempre contribuito alle attività . Per alcuni anni la Scuola della Salute ha collaborato con l’Associazione Igienista Italiana e si è avvalsa dell’esperienza di suoi esponenti: Ettore Matteotti, Sergio de Gregorio, Ancilla Rizzotti, Claudia Rosso, Gloria Gazzeri e lo stesso Mochele Manca. Col tempo ha messo a punto una metodica di digiuno di gruppo che, pur conservando le posizioni fondamentali dell’igienismo, si è orientata verso criteri che da una parte privilegiano  la praticità e la sicurezza e dall’altra sottolineano l’importanza dei fattori mentali e spirituali, sviluppando la concezione del digiuno come esperienza profonda di trasformazione ed evoluzione.
La Scuola della Salute in più di quindici anni di attività è sicuramente una delle realtà che maggiormente ha diffuso il digiuno per la salute in Italia. Oltre ai digiuni di gruppo periodici organizza regolarmente corsi di formazione per professionisti ed attualmente vi sono in Italia circa 150 terapeuti che  conoscono e   praticano il digiuno secondo il metodo della Scuola. 
  
Salvatore Simeone
Segue digiuni sia nella città di Roma, dove ha fondato il centro medico Francois Broussains, che in stage fuori Roma, coadiuvandoli con sedute di agopuntura e, se necessario, con farmaci omeopatici: i suoi cicli terapeutici hanno una durata variabile dai 7 ai 43 giorni.
Il suo metodo di digiuno consiste nella sola ingestione di acqua oligominerale in quantità non inferiore ai due - tre litri al giorno. 

Giuseppe Cocca
Digiunoterapeuta di formazione igienista ha fondato un centro a Potenza Picena dove segue digiuni di gruppo con l’ausilio della biorespirazione, secondo il metodo di D. Mérien, e della programmazione neurolinguistica.

René Andreani
È stato deputato verde eletto nelle liste radicali ed è autore della proposta di legge, presentata il 4 luglio del 1991, per il riconoscimento della digiunoterapia come pratica medica, facendo riferimento ai seguenti articoli della Costituzione: Art.3 (uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge senza distinzione alcuna); Art.9 ( La repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica); Art.13 ( la libertà personale è inviolabile); Art. 32 ( la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo ed interesse della collettività...Nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana) e Art. 33 (l’arte e la scienza sono liberi e libero ne è l’insegnamento...Enti e privati hanno diritto di istituire scuole ed Istituti di educazione).
Sintetizziamo alcune importanti considerazioni di Andreani sulle finalità della proposta: lo scopo della legge è di affermare il diritto  alla libertà di scelta del cittadino nei confronti delle terapie. Tale libertà, perché sia autentica, deve mettere il cittadino in grado di conoscere le diverse metodologie di cura e lo Stato deve  non solo promuovere l’informazione a riguardo ma anche  promuovere studi ed esperienze diversi da quelli della medicina ufficiale per non consegnare interamente il monopolio della salute individuale alla medicina convenzionale.
Al termine del mandato parlamentare si è completamente dedicato all’associazione da lui fondata, la LEPAV, finalizzata  alla diffusione dei  principi igienisti, del crudismo e del fruttarismo.